✔ XS - piccolissima (226 x 324)
✔ S - piccola (302 x 432)
✔ M - Media (415 x 594)
✔ L - Grande (420 x 600)
Originale
Rifugio Larcher al Cevedale - luglio 1915
Cesare Battisti e Guido Larcher davanti alla loro tenda al Montozzo.
Ed. Hermes per la cart. G. Pedrotti, Trento
La Conca del Montozzo è un vasto pianoro che si trova nella Valle di Viso (laterale della Val Camonica).
È situata all’interno del Parco nazionale dello Stelvio vicino all’omonimo monte ed è poco più sopra della località Case di Viso. Essa è circondata dalla Punta d’Albiolo, dal Monte Tonale e dalla Cima Casaiole. Tali montagne furono teatro di battaglie durante la Guerra Bianca in Adamello.
Prima della guerra, la conca era un punto di controllo presidiato dalla Regia Guardia di Finanza che aveva il compito di impedire il contrabbando con l’Austria, a pochi chilometri di distanza e nel 1910 venne costruita una casermetta.
Qualche mese prima dello scoppio della guerra il battaglione Edolo presidiava già la zona con le compagnie 50a e 52a, quindi la caserma venne trasformata in un vero e proprio comando.
In seguito al battaglione Edolo si aggiunse la 245a compagnia del battaglione Val d’Intelvi. Inizialmente i soldati alloggiavano in tende costruite su basamenti di roccia ma poi nei primi mesi del 1915 vennero costruiti baraccamenti in muratura e nel frattempo vennero costruiti sistemi di difesa sia presso la caserma sia presso le cime circostanti.
Le prime azioni belliche di questo fronte iniziarono l’8 agosto 1915 oltre la Forcellina di Montozzo, il 21 agosto ci fu l’azione per la conquista del torrione Albiolo. Pochi giorni dopo la conquista del Torrione precisamente il 25 agosto gli Alpini furono impegnati nelle montagne dalla parte opposta per la conquista dei Monticelli presso il passo paradiso.
Al termine di questa giornata di combattimenti gli alpini furono costretti per l’accanita resistenza austriaca, a lasciare la zona e migliaia di feriti sul campo.
Il 23 settembre gli Austriaci con un’azione ben articolata riconquistarono il Torrione d’Albiolo.In seguito ci furono altri tentativi di riconquista ma il Torrione fu definito indifendibile.
Dopo l’autunno 1915 questa parte di fronte ebbe un periodo di pace e le azioni più importanti coincisero con “l’offensiva valanga” il 13 giugno 1918; questa operazione sarebbe dovuta servire agli Austriaci per rompere lo sbarramento del Monte Tonale e per poi penetrare in Val Camonica ma l’azione non servì a nulla. L’ultima azione di maggior importanza fu quella finale che interesso tutto il fronte dell’Adamello e che portò alla riconquista definitiva del Torrione d’Albiolo.
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